«Sono uno psicoanalista selvaggio» dichiarò Groddeck al congresso di psicoanalisi del 1920, allAja, e con questo esordio scandalizzò molti colleghi. Ma non Freud, che aveva subito riconosciuto in Groddeck una forza indipendente e incoercibile e fu sempre indulgente anche con i suoi scritti più apertamente eterodossi.
Traduzione di Maria Gregorio
Saggi, 8
1969 / pp. XV-391 / € 0,00
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2005 / pp. 350 / € 12,00 -
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