Pubblicato per la prima volta fra il 1795 e il 1796, Gli anni dell’apprendistato cristallizza poeticamente l’inaudita ampiezza d’orizzonte del Goethe maturo, l’«uomo universale» che volle mostrare come un giovane, un carattere sentimentale e un alfiere dell’ideale qual è Wilhelm si educhi e si prepari alla vita, ponendo fine al suo apprendistato. Romanzo prodigioso e inesauribile nel quale, scrive Hermann Hesse, «tutto Goethe si rispecchia ... lo spirito infuocato e l’impeto selvaggio dei tempi del Werther vi echeggiano ancora, già prossimi a spegnersi, vi avvertiamo i frutti dell’amicizia con Schiller, le tracce degli influssi italiani, si respira – limpida e piena – tutta l’atmosfera dei migliori anni di Weimar».