Carlo Michelstaedter traversò la vita con incauta rapidità: prese a pretesto una tesi di laurea per dare voce a una sua desolata certezza: stabilì, all’interno del suo ragionare, un filo tra Parmenide e una corrosiva critica della società che lo circondava: infine, nell’ottobre 1910, a ventitré anni, si uccise con un colpo...
A cura di Sergio Campailla
Piccola Biblioteca Adelphi, 131
1982 / pp. 212 / € 14,00 € 13,30
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