2011 / pp. 469 / € 45,00 € 42,75
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«Queste prose di varia materia e ispirazione, scritte dal 1925 a oggi e che hanno, stando all'avvertenza dell'autore, come filo unitario il loro carattere ambiguo, “oscillante tra l'asciuttezza dell'aforisma e il pieno abbandono del colore”, sono senza dubbio, per nitore formale e magia delle illuminazioni che le sorreggono, tra le pagine più belle donate in questi ultimi anni alla nostra letteratura. Bisogna pensare, come modelli, a certe prose di Valéry e di Alain, per ritrovare un uguale gusto di scelta, di invenzione e di stile; bisogna, inoltre, riferirsi a certe “variazioni” di Borges per cogliere un esempio simmetrico di trasparenza linguistica e di calcolate distillazioni di contenuti fantastici e morali».
Domenico Porzio
Una delle più belle raccolte di prose del Novecento italiano.