Alexander Lernet-Holenia
Due Sicilie
Biblioteca Adelphi, 663
2017, pp. 243
isbn: 9788845931444
«“Il Re delle Due Sicilie”, abbreviato nell'uso in “Le Due Sicilie”, era il nome di un reggimento di ulani dell'esercito austro-ungarico» scrive Sciascia in un'appassionata recensione a questo romanzo «e coloro che vi appartenevano erano “Sizilien-Ulanen”, ulani siciliani». Al crollo dell'impero, quel reggimento non esiste più, e il colonnello Rochonville, cinque ufficiali e un sottufficiale sono i soli sopravvissuti. Ma durante un ricevimento nella Vienna decaduta del 1925 uno di loro, Engelshausen, viene trovato prono, la faccia rivolta al soffitto e il collo torto «come notoriamente fa il diavolo quando viene a prendersi qualcuno»: un enigma per i suoi compagni e per la polizia. Altre morti non meno misteriose e all'apparenza irrelate scuoteranno Vienna, e sempre a essere colpiti nei modi più sofisticati e bizzarri saranno gli ultimi dragoni del reggimento «Due Sicilie». Scambi di persona, avventurose vicende parallele, visioni apocalittiche: è il materiale principe per Lernet-Holenia, e lo si trova qui in una versione che spinge questi tratti all'estremo. Thriller di audace architettura e sapienti depistaggi, ora onirico e poetico ora intriso di nostalgia per un mondo inabissato, Due Sicilie ha per Sciascia «un che di labirintico, affascinante e insieme vertiginoso» – una sua «diabolica essenza». E sa calarsi «dentro una conoscenza del cuore umano, dentro introspezioni e descrizioni, di eccezionale acutezza e delicatezza», attingendo uno dei punti più alti dell'epos di Lernet-Holenia.
«La fine dell’Impero come fine dell’identità ... forse addirittura come fine del mondo» (Leonardo Sciascia).