Alexander Lernet-Holenia
Il venti di luglio
Piccola Biblioteca Adelphi, 572
2008, pp. 112
isbn: 9788845922848
Il 20 luglio del 1944 fu il giorno del fallito attentato a Hitler. E nel clima torbido di quell’«ora fatale dell’umanità» si dipana uno dei più audaci intrecci di Lernet-Holenia. La scena è Vienna, degradata a periferia del Reich, dove una signora dell’alta società nasconde all’insaputa di tutti un’amica ebrea facendola ricoverare in ospedale sotto il proprio nome. Ma l’improvvisa morte di quest’ultima la getterà in una paradossale condizione di non esistenza: ufficialmente defunta, sarà dunque costretta a una fuga precipitosa, in un vortice di congiurati allo sbando, ambigui ufficiali dei servizi di sicurezza e feroci quanto maldestri agenti della Gestapo.
Ancora Vienna – quella del primo e secondo dopoguerra – fa da sfondo agli altri due pannelli di questo superbo trittico. Un mondo di reduci e déraciné: come l’invalido di guerra che, in un rapporto perverso con il suo cane-guida, diventa una sorta di crudele «dio cieco»; o come l’ex ufficiale imperialregio, nobile decaduto, che ritrova in circostanze drammatiche la bella giumenta che in passato era stata sua.