Danilo Ki
Dolori precoci
Piccola Biblioteca Adelphi, 307
1993, 3ª ediz., pp. 118
isbn: 9788845909801
Questo breve libro – breve perché di un’intensità che non tollera di espandersi – è tutto un disordinato affiorare di ricordi. Sono pagine di struggente bellezza, chiazze di colori, vibrazioni che si manifestano e subito scompaiono, perché «dopo tanti anni ogni cosa scompare» e là dove era il letto del narratore c’è un melo nodoso, là dove era la macchina Singer della madre c’è un cespuglio di rose, mentre dei «piccoli tram gialli e azzurri» non rimane traccia. I personaggi sono quelli che i lettori di Kiš già conoscono: l’incongrua famiglia di Giardino, cenere procede impavida, comica, disperata, grandiosa nel turbine fosco della storia, che la ignora e vuole soltanto disfarla, come tante altre famiglie ebraiche dell’Europa Centrale negli anni dell’ultima guerra. Impossibile non essere toccati da queste schegge di prosa, a meno che non si sia refrattari alla letteratura in genere.