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Sándor Márai

L’ultimo dono

Diari 1984-1989

A cura di Marinella D’Alessandro

Adelphi eBook
2012, pp. 236
isbn: 9788845970214

€ 10,99
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SINOSSI

Fra il 1986 e il 1987 Sándor Márai, che da più di trent’anni ormai vive negli Stati Uniti, perde i due fratelli e la sorella, e anche il figlio adottivo, appena quarantaseienne. Ma soprattutto perde Lola, la donna che è stata la sua compagna per sessantadue anni: Márai, che ha coltivato il sogno impossibile di morire insieme a lei, è costretto a vederla spegnersi lentamente e, dopo averne disperso le ceneri nell’Oceano, a proseguire un’esistenza che gli appare ormai priva di senso. Il pensiero stesso della «letteratura» gli provoca ormai solo nausea e disgusto. Eppure – e fin quasi alla vigilia della morte – il vecchio «scrittore ungherese» (ché questo egli sarà sempre, afferma, ovunque egli vada) continua, nel monologo ininterrotto che è il suo diario, a registrare annotazioni di ogni genere: aforismi perfetti (la cui acida esattezza ricorda a volte Cioran); lucide riflessioni sulla letteratura (soprattutto quella ungherese, a cui non smette di interessarsi, ma anche Conrad, James, Marco Aurelio, il duca di Sully, Caterina da Siena), sul mondo contemporaneo, sul tema dell’esilio («L’esule che non fa ritorno a casa diventa un personaggio grottesco, se ne sta accoccolato su in alto, come l’anacoreta in cima a una colonna, e aspetta che arrivino i corvi a portargli da mangiare») – e naturalmente sulla prossimità della morte: «La morte è vicinissima, ne sento l’odore. Ma ho ancora qualcosa da spartire con la vita». Sono proprio le estreme, sconvolgenti pagine dell’autore delle Braci. Sándor Márai scrive l’ultima frase il 15 gennaio del 1989. Esattamente un anno prima si era comprato una rivoltella ed era andato più volte in un poligono di tiro per imparare a usarla. Il 21 febbraio, tredici mesi e mezzo dopo la morte di Lola, si uccide.

Volumi dello stesso autore
Sándor Márai

L’isola

«Askenasi ... incarna lo smarrimento del borghese mitteleuropeo alla ricerca della propria identità più profonda, quella che coincide con l’essenza stessa della libertà ... Ispirato dalle teorie sull’essere e il tempo di Bergson, e dall’atto gratuito di Gide, Márai intuisce la meta in quel territorio tenebroso dove follia, verità, sconvolgente bellezza del creato e abissi del crimine si confondono insieme» (Bruno Ventavoli).
Traduzione di Laura Sgarioto
gli Adelphi, 709
2024 / pp. 177 / € 12,00  € 11,40
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«In poche parole, questo primo Márai è già magistrale» (Frédéric Vitoux, «Le Nouvel Observateur»).
Traduzione di Laura Sgarioto
Biblioteca Adelphi, 762
2024 / pp. 260 / € 19,00  € 18,05
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Lo strepitoso esordio dell’autore delle Braci.
Traduzione di Laura Sgarioto
Piccola Biblioteca Adelphi, 734
2019 / pp. 98 / € 10,00  € 9,50
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Volevo tacere

Il testamento spirituale e politico del grande scrittore ungherese.
Traduzione di Laura Sgarioto
Biblioteca Adelphi, 666
2017 / pp. 147 / € 17,00  € 16,15
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