Michael Confino
Il catechismo del rivoluzionario
Bakunin e l’affare Necaev
gli Adelphi, 449
2014, pp. 266
isbn: 9788845928659
«Possiamo domandarci perché Nečaev mentisse, ricattasse, uccidesse. Lo faceva perché la “causa” ne aveva bisogno? O soltanto perché era un assassino e un bugiardo? Non è facile rispondere a questa domanda: la voce di Nečaev non ci è giunta, o ci è giunta camuffata e mascherata. Probabilmente Nečaev agiva così per spirito di sistema. Mentiva, scherniva, ricattava, uccideva perché credeva che la diffusione generale della turpitudine spingesse la società verso l'abisso, dove voleva farla cadere. Bakunin era troppo ingenuo per comprendere se stesso e il suo allievo. Egli fu affascinato da Nečaev perché avvertiva in lui questa mescolanza tremenda di “purezza” rivoluzionaria, di spirito distruttivo e di turpitudine. Purtroppo, non c'è attrazione alla quale l'uomo sia più sensibile».
Pietro Citati
Bakunin e l’affare Necaev