Ernst Jünger
Visita a Godenholm
Piccola Biblioteca Adelphi, 568
2008, 2ª ediz., pp. 114
isbn: 9788845922558
Su un’isola sperduta nel Mare del Nord un piccolo gruppo di persone, accomunate dall’aspirazione a conoscere il proprio vero Sé, si raccoglie intorno a un uomo misterioso. Signore della luce e principe delle tenebre, costui conduce vita ritirata in una casa turrita, in compagnia di una domestica dalla risata beffarda, un pescatore con il petto sfregiato e una servetta silenziosa e ubiqua. Nei giorni in cui la notte è quasi inesistente o la luce dura un’ora, quando il tempo dell’orologio e della civiltà cessa di scorrere, i tre discepoli – un medico-filosofo, uno studioso di preistoria e una giovane – ascoltano gli apoftegmi del Maestro, e grazie ai suoi poteri ipnotici, o forse all’assunzione di allucinogeni, compiono un viaggio nel proprio mondo interiore. Viaggio a metà tra l’allucinazione e il delirio, l’evocazione e il sogno, attraverso un prisma di luci, suoni e colori in cui si intrecciano paesaggi tropicali e piane mitteleuropee, aurore boreali e interni contadini. Mago della parola Jünger si rivela anche nell’altro pannello del dittico qui offerto: storia di rara perfezione, calata nel folto della foresta tedesca. Dove un adolescente, durante una battuta di caccia, vive un’esperienza determinante: se fino allora ha sognato ogni notte di possedere un fucile per abbattere una preda, di fronte al cinghiale sventrato e profanato dalle mani dei suoi carnefici prova vergogna e profondo rispetto per l’animale, che da quel momento prenderà, nei suoi sogni, il posto dell’arma.