Jurgis Baltruaitis
Formazioni, deformazioni
La stilistica ornamentale nella scultura romanica
Il ramo d'oro, 46
2005, pp. 290, 802 ill. in b/n
isbn: 9788845920158
Quando apparve per la prima volta, nel 1931, questo saggio si impose subito come unopera capitale, in grado di gettare nuova luce su alcuni passaggi decisivi dellarte medioevale in Occidente. E non mancò di sbalordire l«occhio assoluto» che rivelava il suo giovane autore, nonché la sua capacità di individuare nel groviglio dei corpi, nellesplosione del mostruoso, nelloltranza antirealistica della plastica dei secoli XI e XII la segreta immanenza di un ristretto numero di schemi lineari fissi. I più bizzarri intrecci animali, le più inverosimili deformazioni anatomiche ricalcano precisi motivi decorativi quali la palmetta, il viticcio, le foglie con gli steli ad asso di cuori: dietro lapparente disordine e le violente sproporzioni della scultura romanica, Baltruaitis intuisce così per primo la dialettica fra necessità architettoniche e una sorta di ossessione geometrica, di implacabile rigore formale. E confutando la tradizione che vede nella prima scultura monumentale del Medioevo unarte ancora alla ricerca di se stessa e dei propri mezzi, inaugura una indagine magistrale proseguita poi con Il Medioevo fantastico e Risvegli e prodigi , che costituisce ancora oggi la migliore guida per chi voglia accostarsi non solo a uno dei periodi più misteriosi dellarte, ma anche a quellamalgama di teratologia e astrazione che si ritrova nei mondi visionari di ogni tempo.