W. Somerset Maugham
La diva Julia
gli Adelphi, 268
2005, 8ª ediz., pp. 275
isbn: 9788845919978
Julia Lambert, «la più grande attrice d’Inghilterra», come scrivono i giornali, sa decisamente irretire il suo pubblico: quello adorante che riempie le sale, quello che si lascia soggiogare da lei nella vita privata, e infine noi, che seguiamo sulla pagina questo suo lungo, trionfante monologo. Durante il quale Julia ci sembra di continuo sul punto di cadere: in un matrimonio mediocre, in un amore con un ragazzo che ha vent’anni meno di lei, nei trabocchetti tesi da debuttanti ansiosi di rubarle la scena. E ogni volta, dal loggione, vorremmo ingenuamente metterla in guardia, ma Julia è una Marlene che non ha neppure bisogno di invocare il suo von Sternberg, perché sceglie benissimo da sé il tono, il gesto, l’inquadratura.
«Cosa resta da fare a Julia Lambert? La cosa più ardua: impadronirsi di se stessa, guarire, troncare tutto. Ci riuscirà? Sì. Aiutata da un perfetto organizzatore di percorsi psicologici e di trame. Non suo marito, non un vecchio amico, bensì Maugham: conoscitore di tutti i trucchi, di tutte le ambiguità e doppiezze della scena e della vita».
GIORGIO MONTEFOSCHI