Aggiungi alla wishlist Aggiungi alla wishlist Aggiungi alla wishlist
Condividi Condividi Condividi

Norman Lewis

Napoli ’44

Traduzione di Matteo Codignola

gli Adelphi, 135
1998, 12ª ediz., pp. 244
isbn: 9788845913976

€ 12,00  (-5%)  € 11,40
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
IN COPERTINA
Due soldati americani (1944). Archivio Fotografico Troncone, Napoli.
TEMI
Altre edizioni
SINOSSI

La Napoli turbolenta delle segnorine e dei militari alleati, degli sciuscià e del mercato nero, nel diario di un giovane ufficiale inglese che non sapeva ancora di essere un formidabile memorialista.

Volumi dello stesso autore
Vedi tutti  
Norman Lewis

Un viaggio in sambuco

Dall’Arabia degli anni Trenta alla Russia post-staliniana, sette viaggi avventurosi con la migliore guida a disposizione.
Traduzione di Franco Salvatorelli
La collana dei casi, 104
2014 / pp. 195 / € 18,00  € 17,10
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
La collana dei casi, 104
2014 / pp. 195 / € 18,00  € 17,10
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Altre edizioni
Norman Lewis

Niente da dichiarare

«Oggi mi è stato ordinato di prepararmi a partire immediatamente per Taranto per imbarcarmi sulla Reina del Pacífico diretta a Porto Said, dove devo raccogliere tremila soldati russi che hanno combattuto contro i tedeschi e poi si sono uniti ai partigiani». A coloro ai quali l’ultima pagina di Napoli ’44 aveva lasciato qualche...
Traduzione di Stefano Neri
La collana dei casi, 45
2000 / pp. 276 / € 23,00
La collana dei casi, 45
2000 / pp. 276 / € 23,00
Altre edizioni
Ti potrebbe interessare
Carlo Emilio Gadda
Giornale di guerra e di prigionia
La prima edizione completa – arricchita da sei taccuini inediti – del diario di guerra del sottotenente Gadda.
Benedetto Croce
Soliloquio
L’«autobiografia mentale» di Croce in una affabile e coinvolgente antologia.
Anna Politkovskaja
Diario russo
«Mi dicono spesso che sono pessimista, che non credo nella forza della gente, che ce l’ho con Putin e non vedo altro. Vedo tutto, io. È questo, il mio problema».
John M. Hull
Il dono oscuro
«Un capolavoro» (Oliver Sacks).
George G. Byron
Un vaso d'alabastro illuminato dall'interno
«Se io sono sincero con me stesso (ma temo che si menta più a se stessi che a chiunque altro), ogni pagina dovrebbe confutare, rifiutare e ripudiare in toto la precedente».
Tommaso Landolfi
Des mois
Un simulato e veritiero diario.
Guido Ceronetti
Per le strade
della Vergine
Il ritratto di uno dei protagonisti della cultura italiana nella sua irriducibile peculiarità.
Etty Hillesum
DIARIO
1941-1942
EDIZIONE INTEGRALE
Ingeborg Bachmann
Diario di guerra
Corredato da lettere di Jack Hamesh a Ingeborg Bachmann
Dalla stessa collana
William S. Burroughs
I ragazzi selvaggi
«Sono violenti e perfidi assassini. Sono mutanti e omosessuali lussuriosi. Sono guerrieri di un mondo a venire e sono giovani. Soprattutto giovani» (Tommaso Pincio)
Sándor Márai
L’isola
«Márai intuisce la meta in quel territorio tenebroso dove follia, verità, sconvolgente bellezza del creato e abissi del crimine si confondono insieme» (Bruno Ventavoli)
Joseph Roth
Il profeta muto
Un Roth sorprendente e profetico – e un’ulteriore prova della «sua trascinante malia di narratore» (Roberto Calasso).
Rudyard Kipling
Puck
Le pagine con cui Kipling paga il suo tributo all’Inghilterra, «il più meraviglioso di tutti i paesi stranieri dove sia mai stato».
Friedrich Dürrenmatt
L'incarico
Un ‘giallo’ potente e implacabile, con cui Dürrenmatt ci trascina in un mondo alla mercé di occhi elettronici.
Julia Deck
Viviane Élisabeth Fauville
«Il giallo del nostro quotidiano paranoico, sempre inquieto, sempre assurdo, sempre reso ridicolo da un’ansia di controllo, sempre senza un domani...» (Chiara Valerio).
Shirley Jackson
Paranoia
«Shirley Jackson resta una delle grandi interpreti della letteratura dagli impulsi più oscuri» («The New York Times»).
Leonard Michaels
Sylvia
Un libro nel quale si entra con una sensazione quasi di dolore e dal quale si esce «disperatamente felici».
Goffredo Parise
Il prete bello
«Noi italiani non abbiamo avuto l’ossessione del Grande Romanzo Italiano. Se l’avessimo avuta, Il prete bello di Goffredo Parise sarebbe stato uno dei candidati al titolo» (Antonio D’Orrico).