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Benjamin Constant

La mia vita

(Il quaderno rosso)

A cura di Laura Este Bellini

Biblioteca Adelphi, 353
1998, pp. 152
isbn: 9788845913556

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IN COPERTINA
Théodore Géricault (1791-1824), Ritratto di Laure Bro. Collezione privata.
SINOSSI

Benjamin Constant fu uno dei più influenti e acuti testimoni dell’«èra delle rivoluzioni», nonché teorico lucidissimo del liberalismo. Ma al tempo stesso, come i posteri ebbero modo di scoprire, egli fu un maestro dei sentimenti e dell’arte di narrare se stesso: ce lo rivelano in particolare il celeberrimo Adolphe e gli scritti che compongono La mia vita – anche noto come Il quaderno rosso. Impertinente, caustico e spregiudicato come sempre, Constant racconta qui con tocco magistrale i primi vent’anni della sua vita: e dunque la nascita, l’educazione discontinua e vagabonda sotto la guida di un padre vedovo (la madre era morta di parto) tanto onnipresente e ansioso quanto umorale, sino alla «fuga» in Inghilterra – fuga dai debiti di gioco, dalle conseguenze incombenti dell’ennesima follia di gioventù, e forse soprattutto da quel genitore così prepotentemente amoroso.
Precoce coureur de femmes, il narratore non risparmia il sale di un’ironia dissacratoria neppure alla sua persona e ai suoi amori («il dono più grande elargitomi dal cielo è saper ridere di me stesso»), spargendolo a piene mani su vedove vogliose, madri paraninfe e fanciulle in fiore, in un susseguirsi di scene grottesche, paradossali e spesso ai limiti del nonsense. Dal suo beffardo spirito si salva solo l’amica di sempre, Isabelle: «Come intelligenza, avevo occhi, orecchi e cuore solo per Madame de Charrière». E a lei – la confidente, la complice, «l’unica persona con la quale parlassi liberamente, perché era l’unica che non mi tediasse con consigli e recriminazioni circa la mia condotta» – sono dirette le bellissime lettere dall’Inghilterra che completano il volume, nelle quali allo humour consueto si accompagnano l’acume e gli ammicchi di un viaggiatore stravagante.
La mia vita è stato pubblicato per la prima volta nel 1907.

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