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Alfred Polgar

Piccole storie senza morale

Traduzione di Cristina Pennavaja

Biblioteca Adelphi, 291
1994, 2ª ediz., pp. 417
isbn: 9788845910715

€ 29,00  (-5%)  € 27,55
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IN COPERTINA
Julius Pascin, Helois in veste di regina; illustrazione tratta dal volume di H. Heine, Aus den Memoiren des Herrn von Schnabelewopsky, Berlino, 1910.
SINOSSI

C’è un grande scrittore viennese – dopo Joseph Roth, Schnitzler, Kraus, Altenberg – che aspetta ancora di essere conosciuto e riconosciuto fuori dai Paesi di lingua tedesca: Alfred Polgar. Forse nessuno come lui apparteneva così intimamente alla fisiologia di quella città, al suo ritmo, al suo respiro. Il fraseggio di Polgar è un incanto che si può intendere, apprezzare, soprattutto camminando tra il Graben e la Hofburg. Polgar parla di uno spettacolo teatrale o racconta una breve storia o divaga in margine a temi disparati o disegna un ritratto o esamina un libro, senza mai far pesare ciò che dice. Sulle effimere colonne dei giornali, accanto ai fatti di cronaca, egli si sente più a suo agio che sulle pagine delle più nobili riviste letterarie. Eppure le sue parole sono il risultato di una prodigiosa «riduzione delle cento righe in dieci righe». Come disse una volta Franz Kafka, in Polgar «sotto il guanto glacé della forma si nasconde una volontà forte e intrepida».
Lo avvertirono subito i più diversi e i più grandi fra gli scrittori di lingua tedesca suoi contemporanei, da Joseph Roth a Benjamin, da Broch a Musil. E oggi è maturo il tempo perché si torni a capire quanta novità si nasconde nelle pagine di Polgar, quanto prezioso sia il suo understatement, quanto elegante il suo passo. E forse si potrà anche contare su una grata comprensione della sua poetica, che si compendiava tutta in una frase: «La vita è troppo breve per la forma letteraria lunga, è troppo fuggevole perché lo scrittore possa indugiare in descrizioni e commenti, è troppo psicopatica per la psicologia, troppo romanzesca per il romanzo; la vita fermenta e si decompone troppo rapidamente per poterla conservare a lungo in libri ampi e lunghi».
Questo volume, il primo di Polgar pubblicato in Italia, contiene scritti provenienti da una folta serie di libri, apparsi fra il 1922 e il 1959 presso vari editori.

Volumi dello stesso autore
Alfred Polgar

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2023 / pp. 112 / € 12,00  € 11,40
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«Come si spiega che sul palcoscenico la realtà possegga un fascino di cui è totalmente priva quando è lontana dalle scene?». A un interrogativo così insidioso si azzarda a rispondere questo prezioso libretto, dove Polgar sembra mutare continuamente posizione, per cogliere da ogni angolo la magia della scena e intanto lasciare libero corso alla sua arte...
Traduzione di Ada Vigliani
Piccola Biblioteca Adelphi, 455
2000 / pp. 115 / € 8,00  € 7,60
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