Rudolf Borchardt
Il giardiniere appassionato
Biblioteca Adelphi, 261
1992, 2ª ediz., pp. 346, Con nove tempere
isbn: 9788845909405
Innumerevoli sono i libri sui giardini intorno a noi. E ancora più innumerevoli le persone che amano e curano giardini e piante. Ma, se dovessimo dire qual è il libro sul giardino, il vero livre de chevet per ogni «giardiniere appassionato», quello che accoglie lidea di giardino in tutta la sua immensità (in fondo, scrive Borchardt, «dei sei giorni della creazione uno intero era stato dedicato a creare un giardino») e in tutta la sua leggerezza, sprofondando al tempo stesso nei minimi dettagli, tale libro sarebbe senzaltro Il giardiniere appassionato. Non vi è nulla di altrettanto minuzioso e severo (quale delizia sarà, per tutti, leggere in coda a queste pagine il prezioso «Catalogo delle piante misconosciute, nuove, perdute, rare, singolari»!), nulla di così ampio respiro, fra i libri sui giardini, come questopera goethiana per eccellenza, fondata sullaffinità elettiva tra la pianta e lanima umana. Borchardt la scrisse alla fine della sua vita, negli ultimi anni Trenta, e non poté vederla stampata. La sua esperienza di giardiniere era maturata in decenni di vita italiana, soprattutto in ville della Lucchesia. Così questo libro non considera solo lessenza universale del giardino, ma quella sua manifestazione specifica, incantevole e felice, che è il giardino in terra italiana.
Il giardiniere appassionato fu scritto in Italia nellestate del 1938 e pubblicato, postumo, nel 1951 a Zurigo in una edizione incompleta. Solo nel 1968 leditore Ernst Klett di Stoccarda lo ha proposto integralmente.