1999 / pp. 150 / € 18,00
1999 / pp. 150 / € 18,00
«Questa storia di Don Giovanni, dove il critico letterario si unisce al musicologo, raggiunge nel suo genere la perfezione» scrisse una volta Guido Piovene. E, sul versante musicologico, Massimo Mila giudicò «geniale e definitivo» questo libro che, pubblicato per la prima volta nel 1966, da allora non ha cessato di arricchirsi, suscitando sempre un vasto interesse. Nella prima parte, Macchia ricostruisce la storia di Don Giovanni nelle sue oscure origini e nel suo svilupparsi attraverso i secoli, soffermandosi naturalmente soprattutto su Mozart e Da Ponte e puntando l’attenzione su certi «momenti di sviluppo e di crisi» nonché sulle «miracolose riprese» di questo personaggio che è fra i rari moderni assimilabili alle grandi figure mitiche e tutt’oggi «è vivo, nell’immortalità della sua giovinezza». Nella seconda parte sono invece raccolti testi rari e poco conosciuti che vanno da uno scenario della Commedia dell’Arte al libretto della prima opera in musica su Don Giovanni e illuminano l’evoluzione del personaggio libertino. Questo libro è, per Macchia, un’occasione esemplare per seguire le modulazioni, rifrazioni, metamorfosi di una inesauribile immagine, che nasce dalla protesta contro il «culto della morte instaurato vittoriosamente tra il Cinquecento e il Seicento» e trapassa, attraverso la pratica di un «machiavellismo portato sull’amore», nell’affermazione insolente, comica, drammatica ed empia del «puro gusto della vita».