2020 / pp. 135 / € 11,00 € 10,45
2020 / pp. 135 / € 11,00 € 10,45
-
Piccola Biblioteca Adelphi
1979 / pp. 147 / € 12,00 € 11,40 -
Adelphi eBook
2020 / pp. 135 / € 5,99
«Lespressione filosofia della prassi nomina qualcosa di più originario di quanto con essa viene usualmente indicato: nomina il legame originario che unisce verità e prassi. Prassi è la parola con la quale il pensiero greco indica in generale, e una volta per tutte nella storia dellOccidente, lazione in quanto forza consapevole che conduce le cose nellessere e nel niente (le cose nel senso più ampio di questa espressione: stati esterni e interni, forme, situazioni, rapporti, processi ogni non-niente). La prassi appartiene allessenza del nichilismo: è una delle categorie fondamentali secondo cui il nichilismo pensa le cose. È quindi una delle categorie fondamentali dellerrore». Così scrive Severino nella «Prefazione» a questa edizione ampliata degli Studi di filosofia della prassi, che ripropone il testo del 1962, ma con laggiunta di un vasto apparato di «Postille» inedite e di una «Appendice» che contiene, sotto forma di una sequenza di domande e risposte, lelucidazione di una tesi inglobante ogni filosofia della prassi: «LOccidente è la Repubblica di Platone». Nelle «Postille» il pensiero di Severino si abbandona a un affascinante contrappunto con se stesso, che mira a stabilire la necessità delle tesi di questi Studi e insieme a rilevare in quale misura esse sono ancora irretite nella «implicazione fra nichilismo e prassi». Sono così compresenti in questopera le due facce, e anche i due linguaggi, del pensiero di Severino: da una parte quello serratamente analitico, che era apparso con La struttura originaria, dallaltra quello che si rivela a partire dagli scritti di Essenza del nichilismo.