1999 / pp. 150 / € 18,00
1999 / pp. 150 / € 18,00
Fra il Cinquecento e il Seicento, in tutte le grandi letterature d’Europa si assiste alla fioritura di un genere di scrittori che si dedicano a una lucida indagine sulle passioni dell’uomo. Da Machiavelli a Pascal, da Montaigne a Gracián, da Burton a Torquato Accetto, da La Rochefoucauld a La Bruyère, si tratta di autori grandissimi, che hanno in comune una volontà talvolta feroce di giungere al «fondo dell’anima». Una gran parte della sapienza psicologica che ci è stata trasmessa viene da loro. Nei Moralisti classici, un critico eminente e acutissimo, Giovanni Macchia, è riuscito con mano felice a orchestrare queste voci in un solo tessuto musicale, illuminandone le connessioni e i contrasti, rivendicando testi a lungo trascurati, come quelli di Garzoni o di Mazzarino, e gettando luce nuova sui più illustri. Pubblicata per la prima volta nel 1961, e successivamente accresciuta, questa antologia rimane unica per la sua ricchezza e la profondità della prospettiva.