Malina è la storia di un abnorme triangolo amoroso e di un abnorme assassinio. Leggibile sui più diversi piani, immediato e insieme carico di riferimenti nascosti, agilissimo e quasi temerario nel toccare anche l’attualità più intrattabile o la più proibita realtà dei sentimenti, questo romanzo riesce in ciò che molti hanno provato e che rare volte non è fallito: narrare una storia che ha la massima concretezza, facendola però coincidere con un delirio segreto che appartiene a un’altra realtà, con una favola nera che nessun mondo visibile potrebbe ospitare.
«L’io femminile del romanzo ha subito tante Todesarten (cause di morte), è stato continuamente ucciso. E questo vale per ognuno di noi. Soltanto ufficialmente si dice che uno s’è ammalato di una malattia, invece non è vero. Prima ho detto “uccisi”, ma mi pare più giusto dire assassinati, saremo “assassinati”».
Ingeborg Bachmann