IN COPERTINA
Max Ernst, L’Orient Express, da Lieux communs, Milano, Alexandre Iolas, 1971.
Max Ernst BY SIAE 1992
SINOSSI

Sebastian Knight, un geniale scrittore nato a Pietroburgo nel 1899 ed educato in Inghilterra, muore in giovane età lasciando alcuni romanzi, una serie di racconti e un fratellastro, V., che decide di scriverne la «vera vita» ritornando nei luoghi frequentati dal defunto e rintracciandone le donne e gli amici. Ma V. è uno Sherlock Holmes maldestro e impacciato, le piste s’incrociano e si sovrappongono, i personaggi si sdoppiano, sfuggono, talvolta muoiono mentre la ricerca è in corso, e il libro di V. diventa un romanzo senza fine la cui forma aberrante sarebbe questa: «un autore scrive un libro su di un autore che vorrebbe scrivere un libro su di un autore il quale, incidentalmente, ha avuto in animo di scrivere una biografia fittizia; di questo autore praticamente non si hanno notizie che non siano ingannevoli o tautologiche, ed anzi l’unica vera “notizia” è che Sebastian, scrittore, ha scritto dei libri» (Giorgio Manganelli).
Ma è questo un romanzo o il romanzo di una biografia che è anche autobiografia? Vladimir Nabokov, nato a Pietroburgo nel 1899, si definiva «uno scrittore americano cresciuto in Russia, educato in Inghilterra, imbevuto della cultura dell’Europa occidentale», e di questo «scrittore americano» dalle innumerevoli sfaccettature La vera vita di Sebastian Knight si può considerare l’atto di nascita e il passaporto. È un atto di nascita perché dopo i romanzi e i racconti in lingua russa è il primo libro scritto direttamente in inglese (fu composto a Parigi nel 1938, perlopiù nella stanza da bagno di un minuscolo appartamento, e pubblicato in America nel 1941 da New Directions, la casa editrice diretta dal poeta James Laughlin); ed è un passaporto per l’emigrazione da una letteratura a un’altra, nella quale Nabokov trasferisce e arricchisce il suo armamentario di scrittore-scacchista e scrittore-entomologo, i suoi giochi verbali e numerologici, le invenzioni e i colpi di scena di una regia partecipe e insieme impietosa, non di rado perversa, sempre imprevedibile.

Volumi dello stesso autore
Vladimir Nabokov

Fuoco pallido

«Il romanzo più perfetto di Nabokov» (Brian Boyd).
Traduzione di Franca Pece, Anna Raffetto
A cura di Anna Raffetto
gli Adelphi, 695
2024 / pp. 320 / € 14,00  € 13,30
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gli Adelphi, 695
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Altre edizioni
Vladimir Nabokov

Mašen’ka

Il primo, intenso romanzo di Nabokov: uno stile già perfetto, la nostalgia di un mondo perduto, l'attesa di un futuro da scoprire.
Traduzione di Franca Pece
Biblioteca Adelphi, 738
2022 / pp. 150 / € 18,00  € 17,10
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Biblioteca Adelphi, 738
2022 / pp. 150 / € 18,00  € 17,10
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Altre edizioni
Vladimir Nabokov

Lezioni di letteratura

La migliore via per comprendere che cosa è la letteratura.
Traduzione di Franca Pece
A cura di Fredson Bowers
Introduzione di John Updike
gli Adelphi, 637
2022 / pp. 526 / € 15,00  € 14,25
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gli Adelphi, 637
2022 / pp. 526 / € 15,00  € 14,25
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Altre edizioni
Vladimir Nabokov

La difesa di Lužin

«Fra tutti i miei libri russi, La difesa di Lužin contiene e diffonde il “calore” più intenso» (Vladimir Nabokov).
Traduzione di Gianroberto Scarcia, Ugo Tessitore
gli Adelphi, 628
2021 / pp. 231 / € 13,00  € 12,35
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gli Adelphi, 628
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