Henry Miller
Giorni tranquilli a Clichy
Fotografie di Brassaï
Fotografie di Brassaï
Piccola Biblioteca Adelphi, 722
2018, pp. 173, 23 ill.
isbn: 9788845932670
All'uscita del libro, nel 1956, un critico scrisse che con Giorni tranquilli a Clichy la letteratura si era spinta in territorio nemico molto più oltre di quanto fino a quel momento avesse osato. E non solo, verrebbe da aggiungere: aveva scoperto come può essere attraente quel territorio. Lo sono i rapporti crudi fra i due protagonisti del libro, Carl e Joey, e le professioniste del quartiere, e fra Carl e Colette, la vagabonda quindicenne che lui invita a vivere con loro. Lo sono i continui sconfinamenti fra esperienza e finzione. Lo è, soprattutto, la forma stessa che il libro assunse, quando Miller decise di costruirlo intorno alle immagini scattate dal più grande conoscitore di quella notte calda, sporca e vertiginosa che un tempo chiamavano Parigi: Brassaï. Sono pagine, quelle di Miller, che forse davvero oggi nessuno oserebbe più scrivere: ma che, per fortuna, possiamo ancora leggere.
Traduzione di Katia Bagnoli.
La scoperta di una Parigi che prima di questo libro non esisteva.