2020 / pp. 177 / € 18,00 € 17,10
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La prosa tagliente, rarefatta, la spietata onestà, l’allarmante esibizione dei meandri più bui dell’io: sono i tratti essenziali di Jean Rhys, che gettava la vita in pasto ai suoi racconti come chi di vite ne abbia vissute troppe e le disconosca tutte. Bambina col vestito di piquet in una Dominica insieme sordida e fiabesca, riluttante collegiale espatriata in Inghilterra, ballerina di fila, comparsa del demi-monde londinese, vedova bianca di un carcerato olandese, parigina derelitta e affamata, protégée di Ford Madox Ford, e infine anziana solitaria nel piovoso Devonshire, dove il clamoroso successo del Grande mare dei sargassi «è arrivato troppo tardi»– tutte queste identità sono state sue, e di tutte leggiamo, attoniti, sapendo che continueranno a darci sorprese dolorose e rivelatrici.
Alcuni fra i più bei racconti in lingua inglese del Novecento, scritti da una outsider in netto anticipo sui tempi.