Jorge Luis Borges
Libro di sogni
Piccola Biblioteca Adelphi, 679
2015, 10ª ediz., pp. 336
isbn: 9788845930119
Ha scritto Addison che quando sogniamo l’anima «conversa con innumerevoli individui di sua creazione e si trasferisce in diecimila scene di sua immaginazione»: l’anima è, insomma, «il teatro, l’attore e lo spettatore». Ma anche, soggiunge Borges, l’autore della storia cui assiste, sicché i sogni rappresentano un vero e proprio genere letterario – il più antico. E muovendo da questa tesi «pericolosamente suggestiva» ci offre i materiali per una storia generale dei sogni (e degli incubi, «vago agguato del male») che attinge alle sue opere (basti pensare al Sogno di Coleridge o all’Episodio del nemico o alla Storia dei due che sognarono) e insieme a letture sterminate e variegate: dall’Epopea di Gilgamesh a Aloysius Bertrand, dal cinese Sogno della camera rossa a Papini. Senza dimenticare una folta schiera di autori fittizi: o, meglio, sognati.
A cura di Tommaso Scarano.
I sogni che grazie a Borges torneremo a sognare.