Elvio Fachinelli
Su Freud
Piccola Biblioteca Adelphi, 633
2012, 2ª ediz., pp. 113
isbn: 9788845925764
Nel corso di una lunga vita, Sigmund Freud è stato costretto a spendere una parte consistente di energie nel tentativo di stabilire una versione ortodossa del suo stesso pensiero. Quasi sempre invano. Come tutte le galassie nascenti, anche quella freudiana era infatti squassata da conflitti interni, e dallo scontro con altre costellazioni. Quanto e più del marxismo, la psicoanalisi sembrava addirittura non poter sussistere senza un corredo caotico e frastornante di oltranzismi, eresie e furori iconoclasti – che talvolta impediva di intendersi anche sui concetti fondamentali. Dopo Freud, questi stridori non si sono certo spenti, ed è quindi sorprendente che proprio a uno dei suoi seguaci italiani più eterodossi, Elvio Fachinelli, sia dovuta una delle guide al pensiero freudiano più nitide, precise e affidaili. Dove il lettore troverà tutto quello che Freud ha effettivamente detto, più almeno un'idea destinata a rimanere. Qualsiasi teoria di Freud si può discutere, dice in sostanza Fachinelli, ma ciò che non si può mettere in dubbio è il suo stupefacente talento di narratore, avvicinabile a quello di Charles Dickens. Sempre terrorizzato da qualsiasi possibile lesione allo statuto scientifico della sua disciplina, l'interessato avrebbe energicamente smentito: ma chi oggi continua a leggere Freud (e Fachinelli) non riesce a reprimere, per quanto si sforzi, un cenno di assenso.