René Girard
La voce inascoltata della realtà
Saggi. Nuova serie, 53
2006, pp. 271
isbn: 9788845921124
«Il titolo intende riferirsi a quella voce che per tutta la vita mi sono sforzato di ascoltare e trascrivere» spiega René Girard. E quella voce sempre coperta dal «nostro coro unanime» e dalle «mode tiranniche» dellantropologia è lurlo soffocato del capro espiatorio, vittima del linciaggio fondatore. La «realtà» sarebbe dunque quella svelata da una teoria denominata mimetica di poderosa forza interpretativa, che pervade lintera opera di Girard: «una teoria di cui non so se sono stato io a crearla, o se non è stata lei a creare me».
E alla teoria mimetica si ispirano anche gli scritti raccolti in questo volume, in cui il pensiero di Girard si addensa e al tempo stesso si espande in quei territori dove è impossibile distinguere tra filosofia, antropologia, letteratura e religione: dai due saggi iniziali, che dimostrano lincompletezza dello schema strutturalista riguardo al mito e allorigine del pensiero simbolico, ai due dedicati alla figura di Nietzsche, indagata nel suo rapporto con i coniugi Wagner visto come «un triangolo mitologico» e nella sua posizione radicalmente anticristiana; dallo scritto che demolisce laccusa di antisemitismo mossa ai Vangeli a quello che sottolinea laspetto profetico e apocalittico di Dostoevskij; dal saggio sulla peste nella letteratura e nel mito a quello sulla comicità, in cui si svela come pianto e riso siano unerma bifronte, o meglio una maschera doppia e sovrapposta. Per finire con una riflessione aperta sulla contemporaneità, dove Girard addita nel concetto di innovazione lultimo idolo, lennesima «astuzia della ragione» per eludere le domande fondamentali.