Haniel Long
La meravigliosa avventura di Cabeza de Vaca
Piccola Biblioteca Adelphi, 537
2006, pp. 67, 1 carta e 1 ill.
isbn: 9788845920332
Nel 1528 un pugno di spagnoli, scampati a una spedizione nata sotto una cattiva stella, approda sul litorale del Golfo del Messico. Uno di questi è Álvar Núñez Cabeza de Vaca. Nel corso di otto anni egli guiderà attraverso l’intero continente due compagni e un moro in una marcia estenuante che si rivelerà, alla fine, un viaggio salvifico. Poveri scheletri sopravvissuti a stento, privi di ogni cosa, costretti a spogliarsi di tutti i princìpi che vestono l’anima di un europeo – e in primo luogo della certezza che l’uomo accresce la sua forza con daga e pugnale –, si lasceranno alle spalle tutto ciò che avevano imparato al di là dell’oceano e, piegati da una natura inclemente, umiliati dagli indios che li usano come bestie da soma, perverranno infine alla più totale nudità interiore. E scopriranno in sé un nuovo potere, quella forza che è al fondo di ognuno di noi e che ci spinge a dare pur non avendo più niente da dare: diventeranno, per i nativi, coloro che guariscono.
Di tutto questo Cabeza de Vaca scrisse in una relazione al suo re. E Haniel Long ha osato ricrearla, trasponendola in un intenso racconto per immagini – un racconto necessario, simile a «un essere in carne e ossa che cammina accanto a un fantasma».