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Aldo Busi

Seminario sulla gioventù

Fabula, 7
1986, 6ª ediz., pp. 406
isbn: 9788845917998

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IN COPERTINA
Francesco Clemente, Vigilia (2003). Collezione privata.
SINOSSI

Sono trascorsi vent’anni da quando sul mondo della letteratura italiana piovve improvvisamente il cristallo alieno del Seminario sulla gioventù di Aldo Busi. Vi riluceva lo scintillio di una vita brada, che guata le occasioni dietro ogni angolo, spregiudicata e curiosa, fondata su una perpetua disponibilità a passare dalla panchina del barbone ai lussi del vizioso. Un romanzo che è la storia di un’autoeducazione selvaggia, attraverso una folta sequenza di avventure, incontri, fagocitazioni, seduzioni e soprattutto fughe, perché la vocazione del protagonista è quella di evadere da ogni esperienza che tenda a chiudersi su se stessa. E ogni fuga lascia in dono al lettore un personaggio, una storia, avvolti da quella dolorosità peculiare della gioventù, del primo urto di una pelle impreparata, che qui si scopre in tutta la sua irreale acutezza.
Di questo libro iniziale di Busi possiamo dire oggi che offre uno dei rari esempi di lucentezza che non si offusca con il tempo. E si accende ora di nuovi riflessi in questa nuova stesura «interamente riscritta, e interamente per davvero», nonché sigillata, come da una sorta di epilogo, dall’inesorabile Seminario sulla vecchiaia. Questa, fra tutte le versioni, comprese le numerose mai pubblicate, è «la più a puntino e definitiva», sono ancora parole di Busi, «ultima, forse estrema e forse no, autenticazione in divenire della vita in Letteratura».
Seminario sulla gioventù, il libro che rivelò il fragoroso talento di Aldo Busi, dopo una ventennale gestazione apparve per la prima volta presso Adelphi nel 1984. La versione che qui presentiamo è stata completamente riveduta ed è accompagnata da una Postfazione dell’autore, da una Nota di Piero Bertolucci e dal Seminario sulla vecchiaia, lungo scritto interamente inedito. Si può quindi considerare, di fatto, un’opera del tutto nuova.

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