Georges Simenon
La verità su Bébé Donge
gli Adelphi, 197
2001, 10ª ediz., pp. 170
isbn: 9788845916618
«Bébé! Che idea chiamarla Bébé!»: sono sposati da dieci anni, e François Donge non è ancora riuscito ad abituarsi a quel ridicolo soprannome che tutti, familiari e amici, hanno sempre usato per sua moglie. E sempre, tutti, aggiungono: «Che donna incantevole!», oppure: «Un pastello!», o ancora: «È più affascinante che mai!». Nessuno, e tanto meno lui, avrebbe potuto neanche lontanamente immaginare che una domenica d’estate, servendo il caffè nel magnifico giardino della loro villa in campagna, proprio quell’essere immateriale, di squisita e vaporosa eleganza, avrebbe versato nella tazzina del marito una dose mortale di arsenico. Bébé Donge in prigione! Inimmaginabile: eppure, eccola avviarsi verso il carcere, tranquilla, enigmatica e impeccabile come sempre. Avrà tutto il tempo, François, durante la degenza in ospedale e dopo, mentre viene istruito il processo, per interrogarsi su quel gesto apparentemente inesplicabile: uno scavo crudele attraverso il quale Simenon lo conduce – e conduce il lettore – alla oscura verità.