Un uomo e una donna, una visita inattesa, un viaggio: brevi, fatidici incontri, temuti o cercati, che sommuovono vite senza passioni, che incrinano armature di orgoglio e vanità. Come nell’indimenticabile Amore cieco, è da scabre situazioni narrative che nascono i racconti perfetti di Pritchett. Piccoli capolavori di una prosa limpida e tagliente, La donna del Guatemala e Una gita al mare sono orchestrazioni essenziali come ballate, in cui l’amara commedia dell’ordinario – scrutata nel dettaglio, carpita dal dialogo – si trasforma in un’epifania fulminea e ineluttabile.