Sándor Márai
Leredità di Eszter
A cura di Marinella DAlessandro
Biblioteca Adelphi, 373
1999, 14ª ediz., pp. 137
isbn: 9788845914553
«Nella vita esiste una specie di regola invisibile per cui ciò che si è iniziato un giorno prima o poi lo si deve portare a termine». Per ventanni Eszter ha vissuto unesistenza piana e senza scosse, nella quasi inconsapevole attesa del ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato e grazie al quale ha conosciuto, per un breve periodo, «quel senso di allarme continuo» che è stato «lunico vero significato della sua vita». E un giorno Lajos torna: Lajos il bugiardo, limbonitore, il falsificatore di cambiali, il mascalzone, Lajos che esercita sugli altri un fascino il cui effetto è paragonabile solo a quello di un sortilegio o di un terribile veleno, Lajos che lha ingannata sempre, che mente «come urla il vento, con una specie di forza primordiale, con allegria indomabile» che aveva detto di amare una sola donna, lei, e poi aveva sposato sua sorella. Ed Eszter sa che Lajos torna per prendersi lunica cosa di valore che ancora non si è portato via, e che lei non farà niente per impedirglielo. Sa anche che la storia non è finita, perché «gli amori infelici non finiscono mai». Che Márai sia un maestro della tensione narrativa spinta quasi allinsostenibile è cosa ben nota ai lettori delle Braci. Solo Márai può gareggiare con se stesso e qui, ancora una volta, ci racconta una storia che stringe la nostra mente in una morsa, fino allo scoccare dellultima parola.
Leredità di Eszter fu pubblicato a Budapest nel 1939.