Arthur Schnitzler
La piccola commedia
Novelle giovanili
Biblioteca Adelphi, 324
1996, 2ª ediz., pp. 287
isbn: 9788845912344
Scritte fra il 1885 e il 1907 e in gran parte inedite in Italia, le novelle qui raccolte ci riportano alla fase aurorale di un itinerario artistico. Ci sono già tutti i temi che Schnitzler elaborerà in forma più ampia nelle opere successive: lintreccio di amore e morte, la casualità dei destini, il gioco, il duello, i tradimenti, le infedeltà coniugali, la gelosia, il gusto del travestimento, lincessante oscillare fra realtà e finzione, la ricerca di emozioni e sentimenti perduti.
Trascorrendo da un registro allaltro, Schnitzler alterna la malinconia del ricordo allo scandaglio dellanimo, lanalisi dellangustia borghese al capriccio del divertissement, e ci consegna una galleria di personaggi che non sanno ancora di essere terribilmente schnitzleriani: mariti traditi, mogli fedifraghe, artisti persi dietro alle loro creazioni, cocotte dalto bordo, aristocratici viveur, studenti squattrinati. Sullo sfondo ma è uno sfondo così pervasivo da impregnare di sé ogni storia , una Vienna tutta presa a officiare i suoi riti nei luoghi deputati (il teatro, il caffè, la sala da ballo, il Prater, losteria dei sobborghi), affatto ignara, si direbbe, dei primi scricchiolii.
Così come il suo amico Hugo von Hofmannsthal, che a diciotto anni scriveva liriche e prose di goethiana sapienza, Schnitzler ci offre il rarissimo esempio di una giovinezza in cui la maturità è un dato acquisito e le virtù più ardue da raggiungere quali sobrietà e incisività sembrano appartenere da sempre alla fisiologia dellautore.
La piccola commedia apparve per la prima volta nel 1932.