Robert Hughes
La riva fatale
Lepopea della fondazione dellAustralia
L'oceano delle storie, 2
1990, pp. 830, 72 ill., 7 cartine
isbn: 9788845907838
Questo libro è lepopea di un continente lAustralia, «la riva fatale» raccontata attingendo a centinaia di fonti ignote da uno dei più vigorosi scrittori di oggi.
Fra larrivo a Botany Bay della Prima Flotta («unarca di Noè della piccola criminalità»), nel 1788, e quello dellultima nave di deportati nel 1868 lAustralia fu un enorme penitenziario, luogo del primo esperimento di deportazione di massa tentato dalla nostra civiltà. Per i primi ottantanni dopo lapparizione dei bianchi, essa fu innanzitutto «il continente del peccato», dove intanto andava crescendo una nazione fiorente, ricca di scambi. E tuttavia la vera, nerissima storia delle origini dellAustralia, le immense sofferenze dei deportati, il sadismo dei carcerieri, lavventurosità e labnegazione dei pionieri restavano ancora da raccontare, anche perché lAustralia moderna per lungo tempo ha preferito stendere un velo sulle proprie origini.
Ma è stato proprio un australiano, Robert Hughes, ad affrontare un imponente lavoro di ricerca e a trovare la voce, il pathos vibrante per raccontare in tutti i dettagli questa vicenda di crudeltà e di eroismi, una vicenda davvero scritta col sangue, come i taccuini e le lettere di certi bushrangers. Appena comparve, nel 1987, questo libro massiccio, pullulante di storie, appassionò subito un pubblico molto largo, molto più largo di quello che si poteva prevedere per unopera così severa. Ma questo fatto non deve meravigliare: si esce dalla lettura di questo libro con la mente invasa da decine di figure che non si lasciano dimenticare, una galleria di personaggi che evocano per affinità i grandi malvagi e le vittime di Dickens o di Dostoevskij.