2021 / pp. 169 / € 13,00 € 12,35
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Adelphi eBook
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Abdallah Mohamed ben Olman, ambasciatore del Marocco, si trova a Palermo nel dicembre 1782, per via di una tempesta che ha fatto naufragare la sua nave sulle coste siciliane. È questo il caso che fa nascere, nella mente dellabate Vella, maltese, e incaricato di mostrare allambasciatore le bellezze di Palermo, un disegno audacissimo: far passare il manoscritto arabo di una qualsiasi vita del profeta, conservato nellisola, per uno sconvolgente testo politico, Il Consiglio dEgitto, che permetterebbe labolizione di tutti i privilegi feudali e potrebbe perciò valere da scintilla per un complotto rivoluzionario. Così «dallansia di perdere certe gioie appena gustate, dallinnata avarizia, dalloscuro disprezzo per i propri simili, prontamente cogliendo loccasione che la sorte gli offriva, con grave ma lucido azzardo, Giuseppe Vella si fece protagonista della grande impostura». Pubblicato per la prima volta nel 1963, Il Consiglio dEgitto è in certo modo larchetipo, e il più celebrato, fra i romanzi-apologhi di Sciascia, dove lo sfondo storico della vicenda si anima fino a diventare una scena allegorica, che in questo caso accenna alla storia tutta della Sicilia.