Ingeborg Bachmann
Il caso Franza - Requiem per Fanny Goldmann
A cura di Christine Koschel, Inge von Weidenbaum
Fabula, 26
1988, pp. 198
isbn: 9788845902970
Il caso Franza «non è solo un viaggio attraverso una malattia. Cause di morte, tra queste rientrano anche i delitti. Questo è un libro che parla di un delitto... Esso tenta di far conoscere, di ricercare qualcosa che non è scomparso dal mondo. Ché oggi è soltanto infinitamente più difficile commettere delitti, ed ecco perché questi delitti sono tanto sublimi che quasi non riusciamo ad accorgercene e a comprenderli, benché vengano commessi ogni giorno nel nostro ambiente, tra i nostri vicini di casa. Anzi io affermo – e tenterò soltanto di fornire una prima prova – che ancora oggi moltissime persone non muoiono ma vengono assassinate».
Queste parole, che non potrebbero essere più chiare, leggiamo nel prologo a Il caso Franza, dove è stato raccolto nel 1978 ciò che restava dell’incompiuto ciclo romanzesco della Bachmann, avviato con Malina sotto il titolo generale Cause di morte. In queste pagine postume si mette a nudo, dolorosamente, e a tratti raggiungendo il calor bianco della furia e della lucidità, quello che era il presupposto dell’intero ciclo: una catena di delitti invisibili, «sublimi», assassinii dell’anima, crimini che «avvengono senza spargimento di sangue» e spesso si presentano sotto le specie di atti innocui o addirittura altruistici e disinteressati. Crimini dove gli assassini possono essere rispettabili psicoterapeuti o giovani, promettenti scrittori, malati di quel singolare «genere di malattia che fa soffrire gli altri e il malato no».
Il libro si compone di due romanzi incompiuti, Il caso Franza e Requiem per Fanny Goldmann, che apparvero per la prima volta nel terzo volume dei Gesammelte Werke della Bachmann, apparsi in Germania nel 1978.