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James Boswell

Visita a Rousseau e a Voltaire

A cura di Bruno Fonzi

Piccola Biblioteca Adelphi, 4
1973, 4ª ediz., pp. 122
isbn: 9788845901584

€ 12,00  (-5%)  € 11,40
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SINOSSI

Il giovane Boswell, nel corso del suo grand tour del 1763-1765, ha uno scopo che gli sta a cuore non meno delle visite alle varie corti d’Europa: conoscere personalmente i due astri intellettuali della sua epoca, Voltaire e Rousseau, che vivevano allora in più o meno volontario confino in Svizzera, a poca distanza l’uno dall’altro. Due esseri opposti, egualmente difficili da avvicinare, con i quali Boswell, grazie alla sua straordinaria capacità di farsi benvolere, riuscì subito a stabilire un contatto. Il suo racconto di tali incontri è un esempio di eccelso giornalismo: da questo botta e risposta, che passa rapidamente dalle minuzie quotidiane ai problemi più vasti, ricaviamo un’impressione vivissima della maniera e del tono dei due scrittori: Rousseau, ipocondriaco, malato, vive in una casetta, accudito da Thérèse Le Vasseur (che dimostra subito un certo faible per il giovane visitatore inglese), parla di donne e di libri, di amicizia e di religione, con scatti d’umore che lo fanno passare dalla magnanimità all’intolleranza verso il suo interlocutore, il quale, per parte sua, resiste indefesso a ogni insolenza; Voltaire, mondano e mordace, nel suo castello di Ferney, parla di politica e di letteratura inglese senza perdere un’occasione per lanciare le sue frecciate, neghittoso e beffardo di fronte agli inviti a occuparsi dell’anima che il suo candido ospite si sente in dovere di rivolgergli. Con arte quasi inconsapevole, con un piglio di sorprendente modernità, Boswell è riuscito ad abbozzare un ritratto memorabile dei due più moderni fra i suoi contemporanei.

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