Marco Anneo Lucano
Farsaglia
Classici
1967, pp. XV-623
isbn: 9788845900174
Suicida a ventisei anni per volere di Nerone, contro cui aveva cospirato nella congiura pisoniana, lo spagnolo Marco Anneo Lucano, nipote del filosofo Seneca, lasciò incompiuta al X libro la Farsaglia, il poema sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo. L’opera apparve rivoluzionaria, perché bandiva dall’epica ogni intervento degli dèi, e la storia non era più interpretata secondo la mitologia dei vincitori, ma la disperazione dei vinti. Un alone magico e fantastico dilatava, poi, all’estremo, la potenza di immagini e di scene memorabili: il passaggio del Rubicone, i presagi terrificanti della guerra, le atrocità dell’assedio di Marsiglia, i sortilegi negromantici della strega Erittone, il campo di Farsalo dopo la battaglia, l’allucinante traversata del deserto libico da parte dei soldati di Catone, il banchetto di Cesare e Cleopatra nella reggia di Alessandria.
Il poema godette di straordinaria popolarità nell’antichità e nel Medioevo (numerosi gli echi in Dante) e destò consonanze nel barocco spagnolo e nel romanticismo europeo (da Goethe a Foscolo, ai decadenti). Il cupo patetismo e la tensione manieristica del linguaggio gli attirarono l’accusa di oratoria: ma gli interrogativi disperati, l’invadenza visionaria della morte, l’enigmatica presenza del magico, il gusto del sacrilego, l’insistere sull’umanità, sulla sua storia, sul suo destino dominano la Farsaglia e costituiscono il sapore crudele e acre della sua modernità.
Leggere la Farsaglia, oggi, significa non solo ritrovare la tematica tragica di ogni guerra civile, ma avanzare nell’orizzonte d’angoscia del mondo contemporaneo.
L’edizione che presentiamo è corredata da note esplicative e testuali, da un saggio sul poema e la sua fortuna nei vari tempi, da una bio-bibliografia di Lucano, da una nota sul testo e le sue varie edizioni e, infine, da una bibliografia essenziale.