2013 / pp. 156 / € 12,00 € 11,40
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Adelphi eBook
2013 / pp. 156 / € 6,99
Una cena elegante per dieci persone, a Londra, oggi. Ricchezza, fama, nobiltà mescolate. Si parla di furti in case di amici. Un attraente cameriere serve i vini. Mentre tutto questo succede, si stringono i fili di un piano efferato, che finirà nel sangue. Altra scena: in un grande magazzino una giovane dai capelli rossi, con l’aria innocente e fuori dal mondo, sceglie pensosamente qualche pompelmo.
Che cosa unisce queste due scene? La presenza del Male allo stato puro. Un male che non dispone soltanto di un Angelo sterminatore ammirato e corteggiato da tutti, ma di una mente occulta che, insieme provocatoria e precisa, escogita nequizie nelle stanze di un ospedale psichiatrico: quella del vecchio Magnus Murchie, grandioso personaggio, buffonesco maestro dell’aforisma tagliente.
In questo romanzo apparso nel 1990 i lettori appassionati di Muriel Spark troveranno «la quintessenza di ciò che, nel corso degli anni, li ha sedotti in questa scrittrice feroce e quanto mai divertente» (come ha scritto Josyane Savigneau su «Le Monde»): una narrazione asciutta, rapida, stupefacente per la leggerezza della maniera e la durezza di quel che ci rivela. Qui Muriel Spark si conferma nella sua peculiarità di teologa del romanzo, di narratrice dall’occhio che subito tocca l’essenziale, che sa attraversare la scena sociale per coglierne i motivi più sordidi e più misteriosi, capace di intessere con i materiali che il mondo di oggi ci offre una forma perfettamente ambigua, ilare e sinistra, aerea e grave, tale da ricordarci, come scrisse Platone nel suo Simposio, a cui questo libro obliquamente allude, che «il genio della commedia è lo stesso di quello della tragedia».