2024 / pp. 119 / € 12,00 € 11,40
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Adelphi eBook
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«Così, dopo lunghe titubanze e una serie di soluzioni provvisorie, nel febbraio o marzo del 1893, meditando intensamente un giorno intero, alla sera abbozzai una memoria … che fu come una rivelazione di me a me stesso» scrive Croce in Contributo alla critica di me stesso. In effetti, a partire da questa «memoria» fervidamente antipositivistica ‒ volta a confutare le tesi di storici come Droysen e Bernheim ‒ Croce si libera dal suo passato, dalla «scrittura di erudizione» come lui stesso la definiva, e, nell’affrontare le complesse relazioni fra arte, scienza e storia, scopre la sua vera vocazione: l’interesse, prepotente, per le questioni teoriche e le indagini storiche di più ampio respiro. Leggendola, ritroveremo non solo «la facilità e il calore» con cui Croce la compose, ma tutta la forza dimostrativa di uno stile ineguagliabile.
Arte, scienza e storia nel saggio che segna un punto di svolta nella formazione di Croce.