Georges Simenon
A margine dei meridiani
Con una nota di Matteo Codignola
Piccola Biblioteca Adelphi, 773
2021, 2ª ediz., pp. 223, 1 ill. b/n, 50 fotografie f/t
isbn: 9788845936135
C’era qualcosa che Simenon cercava quasi ossessivamente, nei suoi viaggi. Storie, atmosfere, personaggi lontani da lui, certo. Ma non solo. E forse a metà del suo giro del mondo, nel 1935, quel qualcosa – il segreto per passare dalla magnifica narrativa in bianco e nero dei primi anni a quella che sarebbe venuta dopo, in cui il colore avrebbe finito per prevalere – lo trovò dove nemmeno lui avrebbe creduto: negli orizzonti perduti di quelli che ancora si chiamavano mari del Sud. Di cui questi testi, e queste fotografie, raccontano tutto l’incanto, e la malattia.
Traduzione di Giuseppe Girimonti Greco e Francesca Scala.
Con una Nota di Matteo Codignola.
«Avevo voglia di scoprire il mondo, ma certo non il pittoresco. Il pittoresco non mi interessa. Per me è cinema, e pessimo cinema».