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Fergus Fleming

I ragazzi di Barrow

Traduzione di Matteo Codignola
A cura di Matteo Codignola

L'oceano delle storie, 21
2016, pp. 542
isbn: 9788845930294

€ 35,00  (-5%)  € 33,25
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IN COPERTINA
Illustrazione tratta da Narrative of a Second Voyage in Search of a North-West Passage di John Ross (A.W. Webster, London, 1835).
Reproduced by permission of the Master and Fellows of St John’s College, Cambridge.
SINOSSI

Nel 1804, quando John Barrow ascende al soglio di secondo segretario dell'Ammiragliato britannico, sulle carte dei di lì a poco sudditi di Vittoria spicca ancora un numero allarmante di zone bianche. Alcune – l’Australia, e anche l’Antartide – per il momento potevano rimanere tali, ma in altre si annidavano enigmi da sciogliere quanto prima, data l'importanza strategica loro attribuita: il vero corso del Niger, ad esempio, e l’esistenza o meno di un Passaggio a nordovest. Su entrambi Barrow aveva idee spesso sbagliate, ma comunque chiare: e, soprattutto, la possibilità di realizzarle. Quindi, muovendosi dalla scrivania così di rado che in occasione del congedo i superiori, convinti che non potesse separarsene, gliene fecero dono, Barrow trascorse i quarant’anni del suo regno a montare un impressionante numero di spedizioni verso il Polo o l’Equatore. Difficilmente quelle avventure scampavano al disastro, al grottesco, o a una miscela variabile di entrambi. Eppure, ognuna contribuì alla maggior gloria del loro mandante, a tempo perso consulente del più importante editore inglese di viaggi, John Murray, quindi censore alquanto arcigno e non del tutto spassionato dei resoconti con cui i suoi ragazzi, portata a casa la pelle, speravano di arrotondare una paga piuttosto misera. La lunga, entusiasmante, divertentissima storia di caratteri leggendari come Parry, Ross e Franklin – dei loro sogni, delle loro imprese, della loro follia – è stata sempre raccontata come un'epopea. In questo libro, Fergus Fleming l’ha finalmente trasformata in ciò che, in realtà, era fin dall’inizio: una commedia nera, percorsa dalla tensione quasi smaniosa che anima tutti i suoi personaggi, protagonisti o comprimari che siano. E che da queste pagine, per contatto, si trasmette al lettore.

Le imprese leggendarie, i sogni e le follie dei più arditi esploratori inglesi nell’Ottocento.