Georges Simenon
Maigret perde le staffe
gli Adelphi - Le inchieste di Maigret, 334
2008, 5ª ediz., pp. 133
isbn: 9788845923098
Aveva gli occhi spalancati, come persi nel nulla, la schiena curva e il passo lento e pigro.
In quei momenti, le persone intorno a lui e soprattutto i suoi collaboratori pensavano che si stesse concentrando. Niente di più falso. Maigret aveva un bel dire, ma nessuno gli credeva. In realtà, ciò che faceva era un po' ridicolo, addirittura infantile. Prendeva un briciolo d'idea, un pezzettino di frase e se lo ripeteva come uno scolaro che cerca di farsi entrare in testa la lezione. Gli capitava anche di muovere le labbra, di parlare a bassa voce, da solo nel bel mezzo dell'ufficio, sul marciapiede, dovunque.
E quello che diceva non sempre aveva senso. A volte sembrava una battuta.
«Ci sono stati casi di avvocati uccisi da un cliente, ma non ho mai sentito parlare di clienti uccisi dal loro avvocato...».