Stefan Zweig
Bruciante segreto
Piccola Biblioteca Adelphi, 561
2007, 7ª ediz., pp. 113
isbn: 9788845922138
Pochi scrittori hanno saputo raccontare con la maestria di Zweig il perturbante campo magnetico che agisce sull’adolescente alla scoperta dell’eros e dei suoi segreti. Un gorgo di forze che trascinerà Edgar, inquieto dodicenne in convalescenza al Semmering – località di villeggiatura del bel mondo viennese fin-de-siècle –, dall’iniziale sete di amicizia al dubbio, al disinganno e all’odio: odio per una madre frivola e bugiarda e per il subdolo corteggiatore che, fingendo di essergli amico, vuole servirsi di lui. Un intrico di sentimenti, quello di Bruciante segreto, che somiglia al sottobosco di rovi in cui Edgar si acquatta inseguendo la coppia stretta in un abbraccio tanto intimo da gettare sul sentiero un’unica ombra sotto i raggi della luna. Una sorta di sadico crescendo innerva questo dramma, di cui sono protagonisti un annoiato barone, la piacente consorte di un avvocato di successo e un ragazzino cagionevole che, nel giro di pochi giorni, attraversa le dolorose stazioni di un rito di passaggio: quello che suggellerà il suo ingresso nel mondo degli adulti – a prezzo di cicatrici indelebili. La più vistosa sarà la connivenza: di fronte al padre convocato in casa della nonna per punire la sua fuga dal Semmering, Edgar saprà mentire. Saprà cioè tacere sul bruciante segreto: alle spalle del genitore cui nei giorni cupi si appellava come all’incarnazione della Legge e arma di ricatto, la madre si porterà l’indice alla bocca. E Edgar dimostrerà di avere imparato la lezione.