«E se quella sera Maigret aveva iniziato di colpo a parlare era per distogliere l’amico dai suoi pensieri, certo, ma soprattutto perché la telefonata ricevuta da Pardon aveva risvegliato in lui sentimenti non dissimili da quelli che agitavano il dottore.
Non era senso di colpa: Maigret, del resto, detestava quell’espressione. Ma neppure rimorso.
Entrambi erano a volte costretti, in virtù del mestiere che avevano scelto, a prendere una decisione da cui dipendeva il destino degli altri. Nel caso di Pardon un destino di vita o di morte.
Nel loro atteggiamento non c’era nulla di romantico. Né sconforto, né ribellione. Solo una certa serietà venata di malinconia».