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Glenway Wescott

Appartamento ad Atene

Traduzione di Giulia Arborio Mella

Fabula, 151
2003, 3ª ediz., pp. 246
isbn: 9788845917820

€ 15,50  (-5%)  € 14,73
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IN COPERTINA
Particolare dell’automobile di Hitler. Fotogramma di un film che documenta la vita privata del Führer.
SINOSSI

Nel 1942, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell’appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata. Lui è un intellettuale, spiritoso e paziente. Lei una donna di casa, ansiosa e malaticcia. Hanno un ragazzo di dodici anni animato da melodrammatiche fantasie di vendetta, e una bambina di dieci, una pesante bambola di carne, forse ritardata. Con l’arrivo del capitano Kalter, tutto è cancellato. Metodico, ascetico, crudele, Kalter è un dio-soldato che impone il terrore. E gli Helianos, con la determinazione dell’inerzia, si sottomettono, remissivi. Sono servi, adesso, senza altra identità che la loro acquiescenza. E la volontà del dio-soldato è il loro unico assillo. L’appartamento li avvolge come un’epidermide. La testa china, gli occhi serrati, si muovono «in una vaga, illogica danza al suono di una musica quasi impercettibile». La musica del male. La notte, avvinghiati sulla branda in cucina, intrecciano ciechi deliri: temono gli ordini del nuovo giorno, scambiano piccole parole dalla vocalità scarnificata. Hanno paura di far rumore, non vogliono muovere nulla. Poi, di colpo, l’assenza. Il padrone parte per la Germania, e i servi scoprono che la libertà non ha alcun senso, che la tortura continua. Quando Kalter torna, è un sollievo. È cambiato: più gentile, indulgente. Di un’indulgenza che disorienta. Ma è un fragile equilibrio. Correnti sotterranee di odio agiscono in segreto, preparano un terrificante colpo di scena.
Pubblicato nel 1945, questo romanzo lascia oggi stupefatti per la fulmineità con la quale sembra avere assimilato un lungo, tortuoso, tormentoso lavoro di elaborazione dell’orrore che cominciò alla fine della guerra e non si è certo concluso. E, come nel Falco pellegrino, il lettore si troverà di fronte all’inquietante capacità del narratore di ingrandire e osservare da vicino ogni moto della psiche, come se si trattasse di corpi in lento, fatale movimento.

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Una giovane ereditiera americana, che ospita nella sua casa di campagna in Francia un amico scrittore, riceve la visita dei Cullen, puri passatori di tempo, sofisticati e blasé – perfetti esemplari «di quella agiata genìa britannica che infesta il mondo intero col suo eccesso di energia e di modi pacati». Sul polso, Mrs Cullen...
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