Elémire Zolla
Discesa all’Ade e resurrezione
2002, 4ª ediz., pp. 200
isbn: 9788845917363
Nel lungo saggio – Catabasi e anastasi – che costituisce il nucleo di questo libro, il tema duplice ed essenziale del viaggio nel regno dei morti e della resurrezione è indagato sul piano sia teologico che figurativo. E subito emerge, come elemento perturbante, la biunivocità delle due dimensioni: da un lato il pensiero mitico-religioso sente infatti «l’irruzione dei defunti nel mondo dei vivi» come fonte di «sgomento e orrore», dall’altro sono i vivi stessi a prolungare l’Aldiqua nell’Aldilà, il Sotto nel Sopra. Ma a poco a poco, lungo il tragitto che Zolla ci propone, la «vertigine» di questa coesistenza si placa nell’armonia conoscitiva della «coincidenza degli opposti»: il Cristo appare «ombra di morte e fulgida stella insieme», e il processo di penetrazione nella Totalità viene compiuto da decine di figure mitiche e storiche.
Gli altri saggi si presentano come applicazioni particolari di questo disvelamento teso a cogliere, dietro le apparenze, non solo la morte nella vita e il Male nel Bene (e viceversa), ma in ogni cosa il suo contrario. Così è per quello sulla Gnosi, con il ritrovamento dei rotoli di Nag Hammādi e del Trattato della Resurrezione, vero teorema sull’illusorietà del mondo visibile. Così è per quello sulla sapienza greco-egizia, con la sfinge eretta a simbolo perenne della mediazione misteriosa «tra Nulla e Resurrezione». E così è per quello che ci conduce dalle ali aquiline della scalinata di Persepoli alla coppa del Santo Graal, ultimo pasto e luce divina.