Adalbert Stifter
Due sorelle
Piccola Biblioteca Adelphi, 472
2002, pp. 209
isbn: 9788845916724
Due sorelle si presenta come racconto di nobili amicizie. Anzitutto quella fra Otto Falkhaus, il giovane protagonista – un tempo sognatore, e dilettante di violino, ora ereditiere e illuminato agricoltore –, e Franz Rikar, un uomo infelice, nerovestito e pallido, che tutti chiamano Paganini. Iniziato in un albergo di Vienna, il sodalizio condurrà Otto in Italia, alla ricerca dell’amico. Con potenti pennellate, il grande paesaggista Stifter descrive la natura aspra e selvaggia in cui si incastona la novella: acque sciabordanti e rocce a picco sul lago di Garda, forre, montagne rosse e picchi innevati, moderne colture di fiori e frutti e ferrigne pietraie. In questo microcosmo lontano dal mondo, Rikar è scampato ai rovesci della vita. E qui, nella casa sul lago alla cui malìa non riuscirà più a sottrarsi, Otto incontra le due figlie dell’amico: Maria, forte e generosa creatura di terra che la terra sa far fruttificare, Camilla, minata nell’anima da un cruccio segreto e, nel fisico, dall’arte cui sacrifica se stessa. Elemento catalizzatore in questo gioco a quattro delle passioni e delle intelligenze è Alfred Mussar, bel giovanotto dallo sguardo raggiante, prezioso amico e consigliere di famiglia – finché una sua profferta non vi porterà lo sconvolgimento. Una corrente pulsa ininterrotta fra i poli opposti di arte e vita, amore e rinuncia, metropoli e natura in questa lunga e ariosa novella, la cui armonia compositiva a tratti si increspa e impenna nell’improvviso irrompere del mistero, del caso, della passione.
Uscito per la prima volta sull’almanacco «Iris» nel 1846 con il titolo Le sorelle, questo racconto apparve nel 1850 in una nuova e più ampia stesura, su cui si fonda la presente versione.