Guido Morselli
Romanzi I
La Nave Argo, 5
2002, pp. CXXIV-1697, 1 tav. f.t.
isbn: 9788845916694
Non sempre i tempi che scandiscono la fortuna pubblica di uno scrittore coincidono con quelli della sua officina segreta. Basti pensare a Gadda, che fra gli anni Venti e Trenta, allorché era noto a un pubblico di happy few per libri come La Madonna dei filosofi e Il castello di Udine, aveva già portato a compimento, con un immane sforzo, opere che sarebbero poi venute alla luce tardivamente, o addirittura postume: Giornale di guerra e di prigionia, Racconto italiano di ignoto del novecento, Meditazione milanese, La meccanica, Un fulmine sul 220. Ma ancor più clamoroso è forse il caso di Morselli, morto suicida la notte del 31 luglio 1973, e che i lettori cominciano a conoscere e ad amare solo a partire dal 1974, quando Adelphi dà avvio, con Roma senza papa, alla pubblicazione delle sue opere.
Era dunque tempo di riconsiderare criticamente Morselli e di esplorare, sulla scorta delle preziose carte d’autore custodite presso il Fondo manoscritti dell’Università di Pavia, un cantiere rimasto sino ad ora in un cono d’ombra. In altre parole: era tempo di strappare Morselli all’appiattimento cronologico imposto dalla sua tardiva scoperta, di ricostruire la sua formazione, l’evoluzione della sua scrittura. A questo compito si sono dedicate, con non comune acribia, Elena Borsa e Sara D’Arienzo, che non solo hanno sottoposto i testi a un rigoroso vaglio filologico, ma ne hanno analizzato, negli ampi apparati, il laborioso, insospettabile iter compositivo, a partire dall’occasione ispiratrice e poi attraverso il groviglio di stesure e varianti. Osservato in questa prospettiva, Morselli si rivela uno scrittore mobile, in perenne divenire, spinto da un impulso che lo conduce dalla storia alla fantastoria come sviluppo delle virtualità insite negli eventi – catturati dall’attualità giornalistica e filtrati in maniera personalissima – e come metafora esistenziale; dalla prosa d’arte alla prosa giornalistica, nel solco tracciato dalla maturazione della lingua italiana nel secondo Novecento; dalla postazione di outsider di classe a quella di legittimo testimone della letteratura contemporanea. La ricchissima Cronologia di Valentina Fortichiari dispiega il racconto della vita di Morselli con appassionata minuzia. Questo primo volume dei Romanzi include: Uomini e amori, Incontro col comunista, Un dramma borghese, Il comunista e l’inedito Brave borghesi.