Frank McCourt
Che paese, lAmerica
Fabula, 129
2000, 7ª ediz., pp. 441
isbn: 9788845915574
Vista dal parapetto di un bastimento, lAmerica era sembrata al giovane McCourt limmagine stessa del riscatto da quell«infanzia infelice, irlandese e cattolica» che nelle Ceneri di Angela ci era stata raccontata come il più atroce, oltreché il più ilare, dei mondi possibili. Qui la scena, diversa e più tumultuosa, è invece quella di New York nel secondo dopoguerra. Una New York proletaria, dove fra case di mattoni rossi, pub di emigrati irlandesi e banchine ingombre di merci, con la quinta lontana e irraggiungibile di Manhattan, Frankie si trova a percorrere, passo dopo passo, un faticosissimo apprendistato. Inserviente in un grande e lussuoso albergo, militare durante la guerra di Corea, scaricatore di porto e infine insegnante in aule e fra scolaresche che ricordano piuttosto da vicino le rumorose classi di Limerick , McCourt mantiene prodigiosamente intatto il suo timbro inconfondibile, e la capacità di trasformare qualsiasi fatto, le avances di un prete alticcio come larrivo di Angela dallIrlanda, quattro chiacchiere con i vecchi lustrascarpe italiani di Staten Island come il ritorno in patria e lincontro col padre, in una grande, irresistibile storia: «Prendemmo tè e panini e Phil tirò fuori una bottiglia di whiskey ... perché il giorno in cui seppellisci i tuoi morti non cè nientaltro da fare».
Che paese, lAmerica è apparso per la prima volta nel 1999.