Georges Simenon
Il mio amico Maigret
gli Adelphi - Le inchieste di Maigret, 161
1999, 10ª ediz., pp. 153
isbn: 9788845915062
«... Marcellin ha detto che lei era un suo amico. Può darsi che qualcuno avesse espresso dei dubbi sulle sue capacità professionali. Sta di fatto che l’ha difesa a spada tratta».
«Era ubriaco?».
«Più o meno come sempre. C’era un forte mistral... È proprio perché tirava il mistral che Marcellin, invece di andare a dormire sulla sua barca come faceva di solito, si è diretto a un capanno vicino al porto dove i pescatori ripongono le reti. La mattina dopo l’hanno trovato là dentro con parecchie pallottole nella testa, sparate a bruciapelo, e una nella spalla...».
Maigret guardò la Senna attraverso la cortina di pioggia e pensò al sole del Mediterraneo.
«Boisvert, il questore, è un tipo come si deve, l’ho conosciuto tempo fa. Non è uno che lavora di fantasia... Come Lechat, pensa che a scatenare il dramma sia stato l’averla nominata in quella conversazione. Anzi, la sua idea è che attraverso Marcellin si sia voluto in qualche modo colpire lei. Capisce? Qualcuno che ce l’ha con lei al punto da prendersela con chi si dichiara suo amico e la difende».